POSIZIONAMENTO DEGLI ELETTRODI

Gli Elettrodi, cioè quelle ventose metalliche che si applicano al paziente, nell’esecuzione di un tracciato di base, sono 10, 4 si applicano agli arti, 6 al torace, in regione precordiale. Questi elettrodi registrano 12 derivazioni, ossia 12 punti di vista del cuore.  
 

Esse sono:  
 



1) Si fa stendere il paziente a torace scoperto, si fanno togliere bracciali, orologi, calzini e calze (le caviglie devono essere libere). Il lettino deve essere sufficientemente largo per evitare che il vostro paziente abbia delle contrazioni muscolari involontarie per trattenere, ad esempio, le braccia che altrimenti cadrebbero a penzoloni fuori dai microscopici lettini da visita. Le contrazioni muscolari potrebbero generare degli artefatti .  
 


2) Applica gli elettrodi

Per primi quegli degli arti, che negli elettrocardiografi di un tempo erano trattenuti in sede da delle fettuccine elastiche, ora sono state sostituite da pratiche pinze colorate. Applicateli con il seguente ordine:  
 

 

Inumidisci  la zona interessata (polsi e caviglie) con semplice cotone imbevuto di acqua e sale o solo acqua (evitate il Gel!). Per i polsi è consigliabile inumidire la parte dorsale esterna piuttosto che la mediale interna.  
 


Ora, applica gli elettrodi al torace che registreranno le derivazioni precordiali: V1 V2 V3 V4 V5 V6.  
Gli elettrodi al torace si applicano nel seguente modo:

   

o meglio:


elettrodi_torace.gif (6122 byte)

Non vi è assoluta importanza se gli elettrodi non sono millimetricamente in posizione (Una V1 millimetro in più o in meno non cambia assolutamente nulla nella lettura dell’elettrocardiogramma), comunque i testi sacri dell’elettrocardiografia danno come posizioni le seguenti:  

- V1 e V2  su entrambi i lati dello sterno al IV spazio intercostale (in pratica a dx e sin dello sterno  a circa 3 cm in su da processo xifoideo).  

- V4 (attenzione ho scritto V4 e non V3) uno spazio più in giù ma sulla emiclaveare sin  

- V3 a metà tra V2 e V4  

- V5 e V6 allo stesso livello orizzontale di V4 ma rispettivamente sulla ascellare sin anteriore e media.  
 

e ora andiamo ai   tasti di comando dell'elettrocardiografo. L'esempio seguente riguarda in genere la pulsantiera di quasi tutti gli elettrocardiografi tradizionali.

barraecgrafo.gif (2868 byte)

tasto_filter.gif (1004 byte)
Il tasto Filter serve per eliminare eventuale presenza di artefatti dovuti a corrente alteranata non ad altro tipo di artefatti che dipendano dall'applicazione degli elettrodi.

tasto_speed.gif (989 byte)Il tasto Speed serve a stabilire che tipo di velocità deve avere lo scorrimento della carta millimetrata:velocità di avanzamento.Di regola è automaticamente settato 25mm/sec che è considerata la velocità standard

tasto_sens.gif (995 byte)Il tasto Sensibilità serve a stabilire quanto è alta una oscillazione nel tracciato dando per parametro standard che 1 mv = 10 mm

tasto_calib.gif (941 byte)Questa è la calibratura.Ossia la pressione di questo tasto deve essere fatta prima di ogni tracciato,subito dopo o subito prima (dipende dal tipo di elettrocardiografo) del tasto START.Essa indica che il tracciato che stai per eseguire e quindi refertare utilizza le misure standard per cui un cm in senso verticale è uguale ad un millivolt. In pratica sulla carta millimetrata appare questo simbolo:
spike.gif (2319 byte)

tasto_inst.gif (968 byte)Questo tasto serve a riportare il pennino nella sua posizione diciamo centrale della carta, qualora per motivi vari si  fosse spostato troppo

tasto_start.gif (960 byte)

tasto_avanz.gif (971 byte)Questo tasto porta avanti la carta millimetrata, fa scorrere un pò di carta senza alcuna stampa

Queste le funzioni che ti serviranno per saper avviare l'esecuzione di un ECG (vai al PRIMO TRACCIATO)
 

Indice Training